lunedì 11 agosto 2014

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"(...)
come la dipendenza da una droga, s'è arrivati al punto della verità, il punto di non ritorno in cui:

- l'assunzione della "sostanza" ritorna a diventare comportamento usuale con "dosi" e frequenza accresciute; la vita prosegue con "essa", si stabilizza e si incentra attorno a questa, ed il futuro ne sarà interamente dipendente, senza se e senza compromessi, con l'accettazione della possibile compromissione (scusate la ripetizione, i sinonimi di compromesso non si stanno rivelando adatti) dell'integrità personale, ma con la possibilità della realizzazione di qualunque cosa una volta posta questa base inossidabile di sicurezza

- oppure, dopo un lungo periodo di "assunzioni" limitate, si decide per il taglio netto, la fine di ogni rapporto con essa, l'insostituibile ed indiscutibile cessazione di ogni cosa relativa. Non necessariamente la mossa migliore, un possibile orlo sull'abisso del crollo.
Ma con una possibilità di un proseguo migliore, una volta superata la densa montagna di abbattimento, disperazione ed ingiustizia che franerà addosso al malcapitato.

Vedremo."

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EDIT 16 agosto.

Le cose sono andate meglio del previsto.

Sono riuscito ad essere abbastanza forte, nonostante QUESTA abbia fatto vacillare questa tenacia.

Alla fine non è avvenuta nessuna delle due opzioni riportate sopra.

Boh.

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